Comprendere cosa significa scegliere un’acqua con caratteristiche di qualità uniche, interpretare correttamente un’etichetta o conoscere le proprietà dei sali minerali che contiene sono aspetti fondamentali per il benessere personale.
Acque Minerali d’Italia si impegna a rendere questo mondo più trasparente per chi vuole sapere cosa beve ogni giorno: dalla lettura delle etichette, alla comprensione delle caratteristiche chimiche dell’acqua minerale legate al proprio bacino idrogeologico, alla classificazione in base al residuo fisso, fino all’importanza di proteggere e preservare questa risorsa vitale.
La composizione chimica dell’acqua
L’acqua minerale non è tutta uguale, la sua composizione chimico-fisica varia in base al percorso unico che ogni goccia di pioggia compie nel sottosuolo. Questo viaggio naturale le conferisce caratteristiche specifiche che la rendono una risorsa preziosa per il nostro organismo.
Ecco un elenco di fattori che ne influenzano la composizione:
Natura
delle rocce
L’acqua si arricchisce di sali minerali e oligoelementi durante il suo contatto con diverse tipologie di rocce, ognuna con una composizione chimica differente.
Durata dei percorsi nel sottosuolo
La durata del percorso che compie l’acqua nel sottosuolo e il territorio da cui viene prelevata, caratterizzato da rocce di diversa natura, conferiscono all’acqua le sue proprietà. Le fonti prelevate a diversa quota e in posizioni geografiche differenti sono tutte diverse, uniche per sapore, tipologia e quantità di sali minerali ed oligoelementi contenuti.
Tempo
di permanenza
nel sottosuolo
Più a lungo l’acqua rimane a contatto con le rocce, maggiore sarà la sua mineralizzazione, arricchendosi di elementi fondamentali come calcio, magnesio e potassio.
Tempo
di contatto
acqua-roccia
Questo fattore è cruciale per definire il livello di minerali e oligoelementi disciolti. Un viaggio lungo e lento permette all’acqua di assorbire quantità maggiori di nutrienti utili al nostro benessere.
Ogni dettaglio del percorso geologico contribuisce a rendere unica l’acqua minerale, creando di volta in volta un equilibrio naturale tra elementi indispensabili per la nostra salute e un gusto distintivo per ciascuna fonte.
Leggere l’etichetta
Saper leggere correttamente l’etichetta significa riuscire a fare una scelta più consapevole
per il proprio benessere quotidiano.
L’etichetta di una bottiglia d’acqua non è solo un dettaglio:
è una mappa ricca di informazioni che ci aiutano a comprendere la sua composizione,
origine e caratteristiche principali.
Che cos’è il residuo fisso
Il residuo fisso rappresenta la quantità di sali minerali disciolti in un litro d’acqua, misurata dopo l’evaporazione a 180°C. Questo dato, espresso in milligrammi per litro (mg/l), permette di classificare l’acqua minerale e aiuta a comprendere il suo contributo nelle funzioni vitali del nostro organismo. Il residuo fisso non indica una qualità superiore dell’acqua, ma è il risultato del percorso dell’acqua che si mineralizza a contatto con le rocce. A seconda della sua concentrazione, l’acqua può essere più o meno adatta alle esigenze del nostro organismo.

Acque minimamente
mineralizzate
Residuo fisso inferiore a 50 mg/l. Queste acque sono ideali per chi cerca un effetto diuretico naturale.

Acque
oligominerali
Residuo fisso tra 50 e 500 mg/l. Perfette per l’uso quotidiano, equilibrate e composte da minerali essenziali, svolgono anche un’ottima azione diuretica. In Italia queste sono quelle maggiormente diffuse.

Acque
medio minerali
Residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l. Offrono un buon apporto di sali minerali, sono integratori naturali.

Acque ricche
di sali minerali
Residuo fisso superiore a 1500 mg/l. Queste acque sono spesso consigliate in situazioni specifiche.
La composizione salina
Oltre al residuo fisso, è importante conoscere la quantità e la tipologia di sali minerali presenti nell’acqua. In questo modo possiamo comprendere i benefici specifici che può offrire all’organismo.
Classificazione | Contenuto salino | Azioni sull’organismo |
---|---|---|
Bicarbonate | se il tenore di bicarbonato è superiore a 600 mg/l | antiinfiammatoria (bicarbonato-alcaline) digestive (bicarbonato-calciche) |
Solfate | se il tenore di solfati è superiore a 200 mg/l | lievemente lassative, effetto antispastico e antinfiammatorio,-indicate nelle malattie dell’apparato digerente e delle vie biliari |
Clorurate | se il tenore di cloruri è superiore a 200 mg/l | epatoprotettore |
Calcica | se il tenore di calcio è superiore a 150 mg/l | indicate durante la crescita, in gravidanza e in indicate durante la crescita perché supportano lo sviluppo del tessuto osseo e la regolazione della contrazione muscolare, in gravidanza e in menopausa; indicate nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione |
Magnesiache | se il tenore di magnesio è superiore a 50mg/l | indicate nelle malattie dell’apparato digerente (stipsi cronica), possono supportare la concentrazione, proteggere da patologie cardiovascolari |
Fluorate | se il tenore di fluoro è superiore a 1 mg/l (*) | indicate nelle prevenzione della carie dentaria e dell’osteoporosi |
Ferruginose | se il tenore di ferro bivalente è superiore a 1 mg/l | indicate nelle anemie da carenza di ferro |
Acidule | se il tenore di anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/l | indicate nelle gastropatie |
Sodiche | se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l | indicate in stati di carenze specifiche |
Iposodiche | se il tenore di sodio è inferiore a 20 mg/l | indicate per le diete povere di sodio |
Inoltre, bisogna tenere conto che, dal DM 10/2/2015, il contenuto consentito di nitrati per il consumo nell’infanzia è inferiore a 10 mg/l.
Come tuteliamo la risorsa
Un impegno concreto, ogni giorno
Uno dei nostri principi fondamentali è la protezione e la salvaguardia dell’ambiente per garantire che ogni goccia delle nostre acque mantenga intatte le sue caratteristiche chimico-fisiche e teraputiche.

Per garantire una qualità eccellente delle nostre acque minerali, effettuiamo analisi in continuo lungo l’intero percorso delle acque: dalla fonte, lungo le condotte, ai serbatoi fino al prodotto finito. Questo controllo capillare consente di individuare tempestivamente eventuali anomalie e di intervenire per risolverle, in maniera predittiva, prima che l’acqua raggiunga la bottiglia.
Monitoriamo costantemente i parametri di coltivazione (precipitazioni, temperatura, livelli delle falde, portata emunta/sorgiva) regolando l’estrazione delle risorse nel rispetto del bilancio idrogeologico, per preservare quantità e qualità delle acque minerali e garantire la loro sostenibilità. Al controllo effettuato dal personale aziendale, si associa la protezione dei bacini minerari da potenziali contaminazioni, possibile grazie ai vincoli restrittivi imposti sul territorio dagli Enti minerari.
Attraverso studi geologici approfonditi, abbiamo acquisito una conoscenza dettagliata dei bacini idrogeologici delle acque minerali: dal tragitto compiuto dall’acqua nel sottosuolo, dalle modalità di mineralizzazione a contatto con le rocce, dalle aree che alimentano le fonti e dalla stima della loro potenzialità.

Ruolo degli imbottigliatori
Gli imbottigliatori svolgono un ruolo fondamentale nella gestione e nella salvaguardia delle acque minerali naturali.
Questo compito richiede una conoscenza approfondita dell’idrogeologia del territorio, necessaria per analizzare le dinamiche qualitative e quantitative dei bacini idrici. Grazie a questa comprensione, è possibile definire criteri specifici di gestione e protezione che rispettino le caratteristiche locali, sia idrogeologiche che antropiche.
Con questo approccio integrato di conoscenza, controllo e tutela, gli imbottigliatori garantiscono non solo la qualità dell’acqua imbottigliata, ma anche la sostenibilità e la protezione di una risorsa naturale vitale per le generazioni future.